9. PREPARARE IL TUO POSTO
E tutto ciò che è mio è tuo, e ciò che è tuo è mio. Giovanni 17:10
Conficca la tua falce, e mieti; poiché il tempo è venuto per te di raccogliere i frutti; poiché il raccolto della terra è maturo. Rev. 14:15
Tutto è tuo. Non andare cercando ciò che tu sei. Appropriati di esso, affermalo, assumilo. Tutto dipende dalla tua concezione di te stesso. Ciò che tu non affermi come vero di te non può essere realizzato da te. La promessa è,
A chiunque ha, a lui sarà dato, e lui avrà più abbondanza;
ma a chiunque non ha, da lui sarà portato via anche ciò che lui sembrava avere. [approx., Matteo 25:29; Luca 8:18]
Rimani fermo, nella tua immaginazione, a tutto ciò che è bello e di buona prospettiva, poiché il bello ed il buono sono essenziali alla tua vita per essere degna. Assumilo. Fai questo immaginando che sei già quello che vuoi essere, e che hai già quello che vuoi avere.
Come un uomo pensa nel suo cuore, così egli è. [Proverbi 23:7]
Sii fermo e sappi che tu sei ciò che tu desideri essere, e che non dovrai mai cercarlo.
Nonostante la tua apparente libertà di azione, tu obbedisci, come qualsiasi altra cosa, alla legge di assunzione. Qualunque cosa tu possa pensare del libero arbitrio, la verità è che le tue esperienze in tutta la tua vita sono determinate dalle tue assunzioni, sia consce che inconsce. Un'assunzione costruisce un ponte di avvenimenti che conducono inevitabilmente alla sua realizzazione.
L'uomo crede che il futuro sia lo sviluppo naturale del passato. Ma la legge di assunzione mostra chiaramente che non è così. La tua assunzione ti posiziona psicologicamente dove non sei fisicamente; poi i tuoi sensi ti riportano da dove eri psicologicamente a dove sei fisicamente. Sono questi movimenti psicologici in avanti che producono i tuoi movimenti fisici in avanti nel tempo. La precognizione permea tutti le sacre scritture del mondo.
Nella casa di mio Padre ci sono molte stanze;
Se così non fosse, io te lo avrei detto. Vado a preparare
un posto per te. E se io vado a preparare un posto per te,
io verrò di nuovo e ti riceverò da me: perché
dove sono io, là puoi essere anche tu...
Ed io te l’ho detto adesso, prima che avvenga, in modo che,
quando avverrà, tu possa credere.
Giovanni 14:2,3; 29
L' “Io” in questa citazione è la tua immaginazione che va nel futuro, in una delle molte stanze. La stanza è lo stato desiderato... raccontare di un evento prima che accada fisicamente è semplicemente sentirsi nello stato desiderato fino a che ha il tono della realtà. Tu vai a preparare un posto per te immaginandoti nel sentimento del tuo desiderio realizzato. Poi, torni velocemente da questo stato del desiderio realizzato, dove non sei stato fisicamente, indietro a dove eri fisicamente un momento fa. Con un irresistibile movimento in avanti, ti sposti in avanti attraverso una serie di eventi fino alla realizzazione fisica del tuo desiderio, perché dove sei stato con l'immaginazione là tu sarai anche in carne ed ossa.
Nel luogo da dove i fiumi provengono,
là loro ritornano di nuovo. Ecclesiaste 1:7
10. CREAZIONE
Io sono Dio, che dichiara la fine dall'inizio,
e da tempi antichi, cose che non sono ancora fatte.
Isaia 46:9, 10
La creazione è finita. La creatività è solo una ricettività più profonda, poiché il contenuto intero di tutto il tempo e lo spazio, anche se viene sperimentato in una sequenza di tempo, in realtà coesiste in un infinito ed eterno presente. In altre parole, tutto ciò che tu sei stato o che sarai, tutto ciò che l'umanità è mai stata o mai sarà, esiste ora. Questo è ciò che si intende con creazione, e l'affermazione che la creazione è finita significa che niente deve mai essere creato, deve solo essere manifestato. Quella che è chiamata creatività è solo diventare consapevole di ciò che già è. Tu semplicemente diventi consapevole di porzioni sempre maggiori di ciò che già esiste. Il fatto che tu non puoi mai essere qualcosa che già non sei, e che non puoi sperimentare niente che non esiste già, spiega l'esperienza di provare un’acuta sensazione di aver già sentito in precedenza quello che è stato detto, o di aver incontrato prima una persona che incontri per la prima volta, o di aver visto prima un luogo o una cosa che vedi per la prima volta.
L'intera creazione esiste in te, ed è tuo destino diventare sempre più consapevole delle sue infinite meraviglie e di sperimentare sempre maggiori porzioni di essa.
Se la creazione è finita, e tutti gli eventi stanno avendo luogo ora, la domanda che nasce naturalmente alla mente è «Cosa determina il tuo percorso temporale»?
Ovvero, cosa determina gli eventi che incontri? E la risposta è: la tua concezione di te stesso. Le concezioni determinano il percorso seguito dall'attenzione. Ecco un buon metodo per provare questo fatto. Assumi il sentimento del tuo desiderio realizzato ed osserva il percorso che la tua attenzione segue. Osserverai che fintanto che rimani fedele alla tua assunzione, per tutto quel tempo la tua attenzione sarà confrontata con immagini chiaramente riferite a quell'assunzione.
Per esempio, se tu assumi che hai affari meravigliosi, noterai come nella tua immaginazione la tua attenzione è concentrata su una serie di eventi relativi a quell'assunzione. Gli amici si congratulano con te, ti dicono quanto sei fortunato. Altri sono invidiosi e critici. Da lì la tua attenzione va a uffici più grandi, a conti bancari maggiori, e molti altri simili eventi correlati. La persistenza in questa assunzione darà luogo a sperimentare davvero nei fatti ciò che tu hai assunto.
Lo stesso è vero riguardo qualsiasi concezione. Se la tua concezione di te è che tu sei un fallimento, incontreresti nella tua immaginazione una serie intera di avvenimenti conformi a quella concezione.
Quindi si vede chiaramente come tu, con la tua concezione di te stesso, determini il tuo presente (cioè la particolare porzione di creazione che sperimenti ora) ed il tuo futuro (cioè la particolare porzione di creazione che sperimenterai).
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